Io ho paura – storie di sirene, squali e fontane

Io ho paura – storie di sirene, squali e fontane

Fin da piccoli abbiamo la testa piena di desideri. C’è chi a 7 anni sogna di essere veterinario (pur non sapendo che l’amore per gli animali non basta per svolgere questo lavoro), chi vuole diventare astronauta, chi un ballerino famoso. Io da piccola volevo essere una sirena, è l’unica cosa che ricordo.

E, ironia della sorte, nuotare sott’acqua mi dà una sensazione poco piacevole di claustrofobia ed ho una folle ed inspiegabile paura verso gli squali. So per certo di aver provato a combatterla, più di una volta. Qualche anno fa ho addirittura visitato il museo oceanografico di Monaco (che, per altro, vi consiglio vivamente) e c’era la vasca tattile, dove si potevano toccare i cuccioli di squalo. Alla faccia dei cuccioli, erano lunghi più di 1 metro! Mi sono fatta coraggio e ne ho accarezzato uno scoprendo, con grande meraviglia, che la loro pelle è morbida e molto piacevole al tatto. Non vi fate illusioni, non mi è passata la fobia. Mi sono subito allontanata dalla vasca tattile ed ho proseguito il giro per il museo, standomene bene appicciata a R.

Ricordo che c’era un lungo tunnel, buio, ed una scala che portava al piano inferiore. Con riluttanza abbiamo proseguito e, girandomi, mi sono trovata davanti ad un enorme vasca di squali (niente cuccioli questa volta). Intorno tutto era buio, solo una fioca luce aiutava a capire dove si mettessero i piedi. R. guardava la vasca affascinato, insieme ad una mandria di bambini sorridenti in preda al loro apice di vivacità giornaliera. A me invece è salito un enorme groppo in gola, ho smesso di respirare e poi, inesorabili e prevedibili, sono arrivate le lacrime. Mi sono seduta in un angolo della stanza e, silenziosamente, ho iniziato ad ansimare e a piangere. Ho strattonato R. per un braccio obbligandolo a starmi a fianco. Lui, con ingenuità, mi guardava storto, un misto fra riso ed incomprensione, e cercava di liberarsi di me. Insomma, si vergognava della mia reazione, comprensibilmente.

Cioè, vi prego, figuratevi la scena: io, a 23 anni, con gli occhi lucidi seduta su una panchina a singhiozzare mentre il resto del museo (età media 8 anni), trotterellava allegramente di vasca in vasca. Ci avrebbero perfino nuotato con gli squali, se avessero potuto.

Poco dopo mi sono ripresa, ho asciugato le lacrime, mi sono data una sistemata ed ho ringaziato che fosse tutto buio lì sotto, così nessuno poteva notare la mia faccia piena di chiazze rosse.

Sapete qual è la parte più divertente? Che lo rifarei. Ho avuto paura, mi mancava l’aria e, per un certo momento, sono stata davvero male. Solo al pensiero mi si stringe il petto ed un formicolio attraversa il mio corpo. Eppure ci rientrerei in quel museo, nonostante la paura.

Nella vita ci sono tante cose che fanno paura però vi prego, non lasciate che questa sia d’ostacolo ai vostri desideri.

A Ballet Blog

A 8 anni ho buttato la monetina nella fontana di Trevi ed ho chiesto di diventare una sirena. Io non volevo essere una ballerina o un insegnante di danza. Volevo essere una sirena, pur sapendo che gli squali mi facevano paura e che il mondo, sott’aqua, è per me un po‘ più inquietante. Eppure non ho mai lasciato che queste sensazioni ostacolassero il mio desiderio.

Ora di anni ne ho 27 e non sono diventata una sirena. So che l’acqua mi fa ancora un po‘ paura, alle volte, perchè è un territorio inesplorato; con gli squali, invece, ci vado un po’ più d’accordo. Mi sono informata, ho guardato dei documentari. Sapete, ce ne sono davvero tanti: lo squalo elefante (cetorhinus maximus), che nuota anche nei nostri mari, è bruttino ma innocuo; lo squalo balena (rhincodon typus) è quasi vegan, si nutre solo di plancton; lo squalo bianco (carcharodon carcharias), beh, da quello forse è meglio stare alla larga.

Che dirvi. La fobia per gli squali non mi è passata e temo non mi abbandonerà mai. Però si vocifera che la paura sia un’emozione interessante, di quelle che alla fine ci puoi convivere in armonia. Forse sentirai una stretta al petto, sì, però sulle tue labbra, si formerà un sorriso.

Perciò non vi dirò di non avere paura. Perché sarebbe una sciocchezza. Vi dirò di averne tanta, di assorbirla tutta e poi, di farvi una risata.

Io, sorridente e molto poco a mio agio presso il Museo Oceanografico
Il più grande predatore del mondo e al suo fianco, uno squalo tigre

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