Mese: Aprile 2020

Lettera alla danza di Nureyev e rumorose riflessioni

Lettera alla danza di Nureyev e rumorose riflessioni

Lettera alla danza di Nureyev, tratta dal romanzo La sua danza di Colum McCann “Era l’odore della mia pelle che cambiava, era prepararsi prima della lezione, era fuggire da scuola e dopo aver lavorato nei campi con mio padre perché eravamo dieci fratelli, fare quei 

Boys do ballet! Anche i maschi ballano

Boys do ballet! Anche i maschi ballano

Sfatiamo ogni pregiudizio e urliamo al mondo intero: i maschi ballano, eccome se ballano! La danza classica ha bisogno di uomini che danzano, per un’infinita serie di motivi: come si farebbe, sennò, nei pas de deux? E chi interpreterebbe poi i ruoli maschili nei balletti 

5 cose da NON fare mai a lezione di danza

5 cose da NON fare mai a lezione di danza

Ci sono alcuni territori blindati nel mondo della danza, dove è meglio non mettere piede onde evitare di incorrere in brutte gaffe o di far adirare la vostra insegnante. Ecco le 5 cose da NON fare MAI a lezione di danza classica.

Usare la spugnetta per lo chignon

E’ terribile doverlo specificare ma da quando è nata la nuova moda “spugnette”, il mondo è impazzito. E così anche gli insegnanti di danza. Smettiamola quindi di infangare l’universo della danza con obbrobriosi abnormi chignon che assomigliano più a dei bomboloni alla crema che non a sofisticate pettinature. Lo chignon ha una funzionalità estetica imprescindibile dalla danza: allunga i lineamenti del viso, è di classe e raffinato. Come facciamo ad apparire raffinate se al posto dello chignon ci troviamo una seconda testa??! Niente da fare ragazze, la spugnetta resta e resterà sempre un grandissimo ORRORE per la danza classica.

Se hai dei dubbi su come si fa lo chignon, dai un’occhiata qui!

Nota: ci sono rari casi in cui consiglierei l’uso della spugnetta per lo chignon. Si tratta di allievi con capelli molto corti o con pochi capelli. In questi specifici casi, una piccola spugnetta – e sottolineo piccola – può tornare utile.

Indossare il reggiseno sotto il body

Terrificante. Ho la pelle d’oca solo all’idea. Amiche, amici, lettori di tutto il mondo udite udite: sotto il body può andare solo lo slip – sgambato – ma mai e poi mai ci possiamo mettere il reggiseno. E’ antiestetico. Se poi avete intenzione di indossare un push-up, scusate, ma non avete capito nulla! Il body contiene da sé il seno e funge anche da appiattimento, sempre con lo scopo di allungare le linee del nostro corpo e renderci più sinuose. Quindi, anche se il body assomiglia per certi versi a un costume da bagno, preparatevi a nascondere per bene la vostra mercanzia perché qui non si mostra nulla!

Per coloro che hanno un seno molto formoso, non temete, ci sono appositi body con rinforzo interno che danno quindi più supporto. Però, a prescindere dalla vostra taglia di reggiseno, giuratemi che mai ne indosserete uno sotto il body! Fatelo per la vostra insegnante che altrimenti – sconvolta e sconsolata – si ritroverà seduta in un angolo, con le mani fra i capelli, a chiedersi cos’ha fatto di male per meritarsi questo.

Avere i nastri delle scarpette allacciati male (un grande classico, purtroppo)

Ci sono varie scuole di pensiero su come si allacciano le scarpette e non aprirò oggi questa parentesi. Sappiate però che in ogni caso, una volta annodate, ciò che avanza del nastro dev’essere ben NASCOSTO. I nastri non possono uscire arrogantemente dalla caviglia per mostrarsi al mondo. Ci sono vari modi per assicurarsi che stiano al loro posto, a partire dal taglio – devono essere della lunghezza giusta – all’uso della lacca per fissarli. In ogni caso, prendetevi il tempo di imparare ad allacciare le scarpette velocemente ed efficacemente.

Siate precisi e accurati. La danza classica comincia da questi piccoli enormi dettagli.

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Arrivare a lezione in ritardo

Sembrerà scontato, in fondo sappiamo bene che essere puntuali è questione di buona educazione. Ebbene qui non si tratta solo di educazione ma di perdere la parte più importante della lezione: il warm up (ovvero il riscaldamento). Non esiste attività fisica che possa essere svolta senza un sano e religioso riscaldamento. Ogni volta che un mio allievo arriva in ritardo, una parte dentro di me si chiede: “e mo’? Che facciamo? Lei/lui è appena arrivato e gli altri sono già a metà sbarra…” Ecco, evitate di creare questi pensieri e dissidi interiori ai vostri insegnanti e fate i bravi, siate puntuali! Anzi, arrivate in anticipo. E’ importante avere il tempo di prepararsi, pettinarsi, andare in bagno e perché no, se gli spazi lo consentono, scaldarsi prima che la lezione inizi.

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Detto ciò, siamo umani e arrivare in ritardo può capitare a tutti. Basta che resti un’eccezione e non diventi una regola. ?

Indossare braccialetti, collane e gioielli vari

No! Nein! Nee! Não! Niet! Non lo fate vi prego! A parte il fatto che state facendo attività fisica quindi ballare addobbati come un albero di Natale pare scomodo… ma poi, non è semplicemente in linea con la danza classica. Danza classica vuol dire semplicità, sobrietà, controllo, morigeratezza, precisione, ordine quasi militaresco. Danza classica vuol dire disciplina.

Insomma, per tutti coloro che si chiedono: “Perché bisogna fare lo chignon? Perché il reggiseno sotto il body non si può mettere? Devo proprio toglierlo questo braccialetto?” – la risposta è molto semplice.

Se vogliamo disciplinare il nostro corpo alla nostra mente, dobbiamo partire dalle piccole cose. E l’estetica è una di queste.

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Quindi, se la vostra insegnante vi chiede di arrivare puntuali a lezione, ben vestiti e pettinati, non lo fa per cattiveria o antipatia nei vostri confronti. Lo fa perché rispetta abbastanza la danza classica e se stessa da imporre ai suoi allievi un certo standard di disciplina.

E poi, diciamocelo, da bravi italiani patriottici, mangereste mai l’ananas sulla pizza?

Esatto.

Perciò, allo stesso modo, da brave ballerine quali siete, lasciatelo a casa quel maledetto reggiseno!

L’Antica Pizzeria da Michele – Napoli

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Ebbene sì, nonostante lo chignon sia considerato la pettinatura per antonomasia della danza classica, non esiste solo quello. Scoprite nell’articolo quali altre acconciature vengono frequentemente utilizzate a lezione di danza! Oggi parlerò in particolare di 3 pettinature per la danza classica: il french roll (chiamato 

Lo chignon, questo sconosciuto!

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Il balletto nel tempo: evoluzione, tradizione e cambiamento

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La nostra cara Royal Ballet ci stupisce sempre, non solo a livello di danza ma anche di comunicazione e promozione dell’arte nel mondo. Mi sono infatti imbattuta in un loro video che mostra come la danza, in particolare il lavoro alla sbarra, si sia evoluto durante i secoli.

TRE COPPIE DI BALLERINI IN RAPPRESENTANZA DI TRE DIVERSI PERIODI STORICI

Yasmine Naghdi e Donald Thom, muniti di foam-roller, scaldapiedi e attrezzatura varia, rappresentano alla perfezione i ballerini d’oggi.

Fumi Kaneko e Tomas Mock si cimentano invece nei ballerini di fine 1800: semplici nell’outfit, non dispongono di grande attrezzatura per scaldarsi.

Infine Gemma Pitchley-Gale e Marcelino Sambé, con vestiti pudici, rappresentano i ballerini dell’era di Blasis, relativa alla prima metà del 1800. Carlo Blasis, ballerino, coreografo e maestro italiano, fu tra i primi a codificare la tecnica del balletto.

L’EN DEHORS

Uno dei cambiamenti maggiori all’interno della danza classica riguarda certamente l’en dehors o turn out. Se inizialmente i ballerini ruotavano i loro piedi in maniera contenuta, nell’attuale mondo professionale sarebbe un’eresia non saper mostrare una prima posizione a 180°. Va anche detto che in passato il concetto di rotazione si limitava ad una forzata (ed errata) rotazione del piede, mentre ora siamo consapevoli che il movimento debba coinvolge tutto l’arto, a partire dalla rotazione della testa femorale all’interno dell’acetabolo.

LA SBARRA

Sostanziale è il cambiamento che vede coinvolgere il lavoro alla sbarra negli ultimi due secoli. Nell’era di Blasis la sbarra durava circa 15 minuti e prevedeva giusto un paio di esercizi. Questo perché, i grand plié ad esempio, venivano svolti in 16 conti l’uno (sì, avete capito bene ? ), così come i battements tendus originariamente si svolgevano con delle lunghe pause per poi essere velocizzati man mano. Gli esercizi erano quindi tendenzialmente ripetitivi e molto lunghi, accompagnati da un port de bras statico senza tanti fronzoli. Al contrario, con il passare degli anni, gli esercizi alla sbarra diventarono sempre più brevi e variegati, proponendo all’interno della stessa sequenza vari passi contornati da eleganti port de bras. La sbarra ha oggigiorno una durata più estesa poiché al suo interno presenta un maggior numero di esercizi.

Fa molto sorridere la sequenza di grand battements eseguita da Gemma Pitchley-Gale e Marcelino Sambé – in rappresentanza del 1820. Si tratta di ben 16 grand battements, ovvero 32 conti, in ogni posizione!!! Sarà pur durata 15 minuti la sbarra due secoli fa, ma di certo non si può dire che non scaldasse…

Infine, è interessante notare come i petit battements vengano svolti, nell’era di Blasis, mantenendo le dita rilassate al pavimento, in una sorta di mezzapunta molto bassa, tutt’ora utilizzata come preparazione ai petit battements nel metodo inglese Imperial Classical Ballet promosso dall’ISTD. Nelle epoche successive, invece, si utilizza il piede “abbracciato” alla caviglia o completamente steso.

E per quanto riguarda lo stretching?

Beh, nel 1820 praticamente non esisteva. Sfruttavano il tempo a disposizione per eseguire una serie di “pose plastiche” e giocare con delle sequenze di mimo.

A questo punto, date un’occhiata al video di Royal Ballet che mostra tutto ciò. Enjoy!

Disclaimer: questo articolo vuole essere un introduzione al video proposto da Royal Ballet, purtroppo disponibile solo in lingua inglese. Per consentire ai miei allievi -e non solo- di fruire di tale video, dal momento che lo ritengo molto valido e stimolante, ho deciso di tradurre ciò che viene detto.

PIERINO E IL LUPO – PROKOFIEV – balletti per bambini

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UNA FIABA IN MUSICA Avevo 4 anni quando iniziai a guardare la videocassetta di Pierino e il lupo nel cortometraggio realizzato dalla Disney e ben presto quella cassettina diventò una delle mie preferite. Solo crescendo mi resi conto che si trattava di una vera e