Un’insegnante di danza muore
Un’insegnante di danza muore, ogni volta che il suo tocco è ruvido e feroce
ogni volta che il bambino ride e lei riprende a gran voce, “silenzio!”
un’insegnante di danza muore, ogni volta che
il collo del piede non è abbastanza arcuato
il fisico sufficientemente dotato
un’insegnante di danza muore, ogni volta che è giudice assertivo
che smette di essere un incuriosito osservatore
ogni volta che il suo sguardo è brutale e aggressivo, senza motivo.
Un’insegnante di danza muore, ogni volta che,
ossessionato dalla tecnica
dall’en dehors
dal collo del piede
dalle clavicole orizzontali
dal mignolo sostenuto
dal collo allungato
dallo stomaco rimpicciolito
dalle scapole allontanate
dalle cosce iper allungate,
muore l’insegnante che
accecato da tutto ciò
smette
di vedere
il bello
negli occhi
di chi ha
di fronte.
Credits: pinterestA tutti coloro che credono che la danza sia fatta sì di tecnica (inutile nascondersi) ma anche di amore, fiducia e speranza. A tutti gli appassionati che svolgono il proprio lavoro, quotidianamente, cercando di trasmettere le ferree regole della tecnica classica senza tralasciare il rispetto per le diversità anatomiche dei bambini. A tutti coloro che si ricordano, altrettanto quotidianamente, che oltre alla danza a livello professionistico esiste il grande e favoloso mondo degli amatoriali, il quale va fomentato, curato e abbeverato senza pace, giorno dopo giorno, da chi decide di credere nella bellezza dei propri allievi. Senza i quali, la danza a livello professionale non esisterebbe.
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