Pre-danza: corsi per i più piccoli – come orientarsi

Pre-danza: corsi per i più piccoli – come orientarsi

Il territorio italiano pullula di corsi di danza di ogni tipo e, onde evitare che voi genitori affoghiate in questo oceano di offerte, ho pensato di fornirvi una linea guida che possa orientarvi al meglio nella vostra scelta. In particolare mi focalizzerò sulla fascia 4-6 anni, la più delicata a mio avviso. La scelta del corso di danza o meglio, pre-danza, è infatti di fondamentale importanza per orientare al meglio i vostri figliuoli negli anni a venire. Non che si tratti di una decisione categorica e determinante però, data l’ampia offerta di corsi, vale proprio la pena affidarsi ai più esperti.

Sì, lo so lo so, il fruttivendolo sotto casa che nel tempo libero impartisce lezioni di danza ai bimbi è logisticamente molto vicino ed economico ma, pensateci bene, volete davvero affidargli il frutto del vostro amore? Il vostro gioiello più prezioso strabordante di energia e potenziale?

ps. lode ai fruttivendoli, questo è solo un esempio.

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Passiamo quindi al lato pratico. Ecco un elenco di corsi di pre-danza indicati per i bambini dai 4 ai 6 anni:
Giocodanza®

Giocodanza® è un metodo di pre-danza ideato da Marinella Santini e ampiamente utilizzato ed apprezzato a livello nazionale. Si tratta di un corso pensato per stimolare l’immaginazione e la fantasia dei bambini attraverso una serie di GIOCHI EDUCATIVI. Evidenzio queste due parole perché paiono essere il concetto chiave del Giocodanza®: la lezione, ben strutturata e con obiettivi mirati, viene filtrata attraverso i giochi. Il bambino apprende quindi concetti quali lo spazio, la percezione del proprio corpo, la musica ed il ritmo, schemi motori vari, il tutto rigorosamente divertendosi.

Forse per alcuni di voi questo concetto sembrerà scontato ma Marinella Santini fa bene a differenziare il gioco educativo dal gioco ricreativo. Nel gioco educativo l’insegnante di danza pone infatti degli obiettivi mirati che i bambini sono in grado di raggiungere attraverso le attività ludiche proposte.

In questo caso, quindi, il bambino che affronta il corso di Giocodanza® o un anche un corso di pre-danza ben strutturato, non viene “parcheggiato” dal genitore sentendosi libero di fare quel che gli pare e come gli pare ma anzi impara, continuamente e costantemente, attraverso i giochi. Insomma, due piccioni con una fava: divertimento ed apprendimento.

Danza creativa/Prima danza/Pre-danza/Pre-primary o chiamatelo come vi pare…

Molte organizzazioni di formazione nell’ambito della danza (es. RAD o ISTD, come nel mio caso) affrontano anche i primissimi anni di sviluppo del bambino, fornendo a noi insegnanti tutti i consigli utili su come comportarci e sviluppare un corso per bambini dai 4 ai 6 anni.

Con forti similitudini verso il Giocodanza®, anche la pre-danza (chiamiamola in modo generico così) si dedica allo sviluppo motorio, ritmico, creativo e psicologico del bambino sfruttando numerosi giochi. Sta nell’arguzia dell’insegnante capire quali giochi, storie ed immagini si addicono meglio ai bambini per comunicare con loro in modo efficace. Gli allievi vengono così spronati a scoprire l’uso dello spazio, ad esplorare il proprio corpo, a muoversi singolarmente, in coppia o in gruppo, a rispettare le regole, ad ascoltare la musica, a battere il ritmo. Tutto ciò, rigorosamente divertendosi.

Negli anni della pre-danza vengono buttate le basi motorie che saranno poi sviluppate negli anni a venire, attraverso i corsi di danza vera e propria. I bambini impareranno quindi a saltare (un salto può essere piccolo, medio, grande; composto o scomposto), a camminare (si può marciare, camminare sulle mezze punte, correre, camminare all’indietro), ad articolare mani, braccia, spalle e tutto ciò che è possibile muovere; batteranno le mani a tempo di musica, scoprendo che questa può essere più o meno veloce. Impareranno l’arte di stare fermi (in una posa, ad esempio), l’arte di alzare la mano prima di parlare, l’educazione nel salutare i compagni e la maestra, attraverso un “ciao”, un inchino o, perché no, un “batti 5!”.

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Danzatricità® – un metodo per i piccolissimi (0-36 mesi e 4-5 anni)

Danzatricità®, ideato da Nicoletta Genovese, è un metodo nato dalla volontà di unire le mamme in un’attività che potesse essere svolta con il proprio bambino, sin dai primissimi mesi di vita (0-36 mesi). Il percorso segue attentamente lo sviluppo del bambino, adattandosi alla sua crescita motoria, sensoriale ed emotiva. La lezione è formata da una serie di esercizi psicomotori accompagnati dalla musica e tarati sulle abilità dell’età in cui si trova il bambino. Gli esercizi si evolvono di conseguenza nel tempo, aumentando gradualmente di complessità.

Danzatricità® può essere eseguita anche nella fascia dai 3 ai 5 anni, questa volta in autonomia. Durante ogni lezione, della durata di 45 minuti, l’insegnante o conduttore propone tanti piccoli esercizi, ai quali il bambino si approccerà in maniera libera e creativa. L’insegnante infatti non corregge ma fornisce una cornice di indicazioni all’interno della quale il bambino è libero di agire, scegliendo in autonomia come svolgere il compito. Gli esercizi vengono poi riproposti ciclicamente nell’arco del corso in modo che il bambino abbia la possibilità di imparare ad associare i movimenti con la musica e le indicazioni dell’insegnante.

I corsi di cui vi ho parlato finora sono accomunati principalmente da due punti fondamentali: la volontà di insegnare ai bambini attraverso il gioco e la competenza di gestire tutto questo. Insegnare ai bambini è infatti un’arte difficilissima che richiede conoscenza, creatività ed empatia.

Sta qui la differenza tra l’insegnante che, durante l’ora di pre-danza lascia i bambini in preda dell’anarchia più totale (“tanto si divertono comunque”) e l’insegnante che, pazientemente, struttura la lezione attarverso giochi e attività che possano condurre il bambino all’obiettivo preposto, divertendosi.

Ecco quindi alcune note da valutare quando si scegliere un corso di danza per i piccolissimi:
  1. Il corso di pre-danza dev’essere ben strutturato per età. I bambini di 3-4 anni devono avere un corso a parte, ben differenziato dalla fascia 5-6 anni. Un corso unico contente bambini sia di 4 che di 6 anni non sarà un buon corso poiché, come potete immaginare, un bambino di 6 anni ha uno sviluppo motorio e psicologico nettamente differente da uno di 4 anni.
  2. L’insegnante dev’essere formata. Che sia nel Giocodanza®, nella Danzatricità® o in altri corsi di pre-danza. Non lasciate i vostri figli nelle mani del primo che passa, vi prego (vedi storia del fruttivendolo sopra).
  3. Il costo del corso. Diffidate delle offerte da grandi magazzini, del tipo: “corso completamente gratuito fino a dicembre, poi da gennaio a giugno si paga la metà e l’anno prossimo ci diamo una pacca sulla spalla e via!”. Ma che è? Un professionista si fa pagare. Sarà poi compito della scuola di danza trovare una quota di iscrizione che vada incontro alle esigenze delle famiglie senza denigrare il lavoro dell’insegnante.
  4. Ricordiamoci infine che NON SI STUDIA DANZA A 3-4 ANNI! Per questo motivo i corsi hanno nomi come: pre-danza, baby-danza, Giocodanza®, gioco creativo, pre-primary e qualunque altro nome possa venire in mente all’insegnante. All’età di 3-4 anni i bambini non possono far altro che studiare le basi motorie e musicali che li condurranno, successivamente, alla danza. Quindi, se trovate un corso che vi propone di studiare hip hop, danza classica o latino americano all’età di 4 anni, fuggite più lontano che potete.
Concise conclusioni

INFORMATEVI sulle scuole di danza e sugli insegnanti prima di affidargli i vostri pargoli.

Buona danza!

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