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Fare lezione di danza online – sì o no?

Fare lezione di danza online – sì o no?

Nell’era della tecnologia, le lezioni di danza online sono diventate oramai un’abitudine. Chi di noi se lo sarebbe mai aspettato, qualche anno fa, che ci saremmo allenati da casa di fronte ad un pc? Io no di certo. Alcuni di noi si sono a dir 

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On pointe – sogni in ballo (10 buoni motivi per guardarlo)

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Il 18 dicembre 2020 Disney+ ha lanciato la serie On pointe – sogni in ballo, documentario che “spia” le vite dei giovani ballerini della SAB (School of American Ballet) di New York. Ora, premesso che sono una grandissima fan della SAB e di George Balanchine, 

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Skincare routine – prodotti per il viso e per il corpo

Skincare routine – prodotti per il viso e per il corpo

Quando vediamo l’immagine di una ballerina, la riconosciamo subito per la sua leggiadria, per le linee eteree ed il fisico longilineo. Anche il suo viso brilla di luce propria e quasi quasi ci chiediamo come faccia ad avere una pelle così luminosa. Lungi da me essere una guru del make up o della skincare, ma ho deciso comunque di condividere con voi i prodotti che uso quotidinamente per curare viso e corpo, e chissà che non vi dia qualche spunto utile!

Il mio faro nella notte quando si tratta di skincare e di make up è Cliomakeup, famosissima youtuber che probabilmente conoscerete. In pratica, compro solo prodotti recensiti da lei! La adoro ?

Iniziamo dunque la carrellata dei prodotti per la cura della pelle che uso quotidianamente (o quasi). Noterete che solo un brand tra quelli elencati è effettivamente costoso, gli altri sono super low cost, eppure, funzionano benissimo!

MIDNIGHT RECOVERY CONCENTRATE – KIEHL’S

Il midnight recovery concentrate è un favoloso mix di oli essenziali che vi rimanderà, con la sua essenza, ai centri benessere. Da quanto leggo sul web è uno dei prodotti più gettonati di Kiehl’s: idrata ma non unge, profuma ma non irrita. E’ adatto a tutti i tipi di pelle. Bastano un paio di gocce prima di andare a letto (dopo aver rigorosamente pulito il viso) e promette una pelle sana, idratante e splendente. E vi assicuro che la promessa è mantenuta.

Io ho la confezione da 30 ml (costa 48 euro) e dura un anno abbondante. Quindi sì, costicchia ma dura a lungo! Kiehl’s propone però ogni suo prodotto in vari formati, perciò potete decidere di spendere meno acquistando il formato da 15 ml oppure di investire qualcosa in più nei formati da 50 o 100 ml.

Dove acquistare: sul web (clicca qui), in alcune profumerie come Pinalli e Douglas.

Fascia di prezzo: costosa ??? (48,00 euro nel formato 30 ml)

Consigliatissimo ⭐⭐⭐

MASCHERA ALL’AVOCADO – KIEHL’S

Se siete degli amanti dell’avocado, non potrete resistere alla maschera idratante di Kiehl’s! Una caratteristica di Kiehl’s è che i suoi prodotti hanno sempre un aroma naturale e super accattivante. Questa maschera va applicata un paio di volte in settimana dopo aver deterso la pelle. Andrebbe tenuta in posa per 15 minuti ma io mi perdo nel mio mondo e la dimentico addosso, anche per mezzora. Poi procedete rimuovendo l’eccesso con un dischetto inumidito e avrete la pelle morbida e lucente. Insomma, tralsciando i 30 minuti in cui sembrerete un alieno, il risultato è totalmente assicurato!

via GIPHY

Dove acquistare: sul web (clicca qui), in alcune profumerie come Pinalli e Douglas.

Fascia di prezzo: costosa ??? (45,00 euro nel formato 100 g; 22,00 euro nel formato 25 g)

Consigliatissimo ⭐⭐⭐

SIERO CONTORNO OCCHI – YVES ROCHER

Il pezzo forte di ogni siero per contorno occhi è tenerlo in frigorifero (lontano però dalle grinfie degli altri componenti del nucleo famigliare). Quando lo applicherete al mattino sui vostri occhi stanchi e rigonfi, la sensazione sarà piacevolissima! Il siero occhi (tenuto rigorosamente in frigo) per me è una chicca irrinunciabile. E poi, non è mai troppo presto per prevenire le rughette intorno agli occhi. Meglio iniziare da giovini a curare la pelle!

Dove acquistare: i prodotti di Yves Rocher si trovano o nei negozi stessi o da rivenditori privati. Yves Rocher è infatti una di quelle aziende che promuove i propri prodotti attraverso la vendita privata. Una mia collega e insegnanet di danza, Giulia, lavora per questo brand da anni, riscuotendo un notevole successo. Se volete saperne di più, date un’occhiata al suo profilo IG cliccando qui!

Fascia di prezzo: economico ? (9,95 euro ma spesso si trova scontato)

Consigliatissimo ⭐⭐⭐

DETERGENTE YVES ROCHER

Sempre della linea di Yves Rocher ho acquistato anche il detergente viso. Mi trovo molto bene, lo uso tutti i giorni ed è delicatissimo sulla pelle. Oltre a questo, hanno anche altre tipologie di gel/detergenti per il viso; ad esempio, a me piaceva molto la formula detergente e scrub, per eliminare cellule morte e punti neri.

Dove acquistare: nei negozi di Yves Rocher o dai rivenditori privati.

Fascia di prezzo: economica ? (7,95 euro ma spesso si trova scontato)

Consigliato ⭐⭐

CREMA IDRATANTE OMIA

Omia è un brand super low cost e super valido. E ve lo dice una che ha sempre avuto molti problemi di pelle (brufoli, irritazioni, allergie e chi più ne ha più ne metta). I prodotti di Omia sono naturali e delicati, non irritano la pelle e, per il prezzo che hanno, fanno decisamente il loro lavoro. In particolare, è da anni che acquisto le loro creme viso idratanti e mi trovo benissimo. Di questo brand apprezzo anche la scrupolosità e trasparenza nell’esplicitare tutti gli ingredienti (rigorosamente: no parabeni, no siliconi, no PEG etc etc etc).

Dove acquistare: CAD, Beautystar, Upim ma anche in alcuni supermercati, come Lidl

Fascia di prezzo: economica ? (7,00 euro)

Consigliato ⭐⭐

CREMA MANI – AREADERMA

Come ogni Natale che si rispetti, ho ricevuto in regalo almeno 3 creme mani e altrettanti bagnoschiuma… non che la cosa mi dispiaccia, anzi! Ammetto però che spesso e volentieri mi ritrovo a dover buttare le creme mani che ricevo in regalo perché, nel migliore dei casi, non mi idratano affatto le mani e, nel peggiore dei casi, le irritano addirittura. Quest’anno più che mai, tra l’inverno rigido e mille gel detergenti anti-covid che dobbiamo usare, ho le mani disastrate. Tra i vari regali natalizi ho ricevuto la crema mani di Areaderma, dal packaging piuttosto minimal e insapore. Quando l’ho provata, però, sono rimasta piacevolmente sorpresa! Ha un profumo buonissimo (oli essenziali? Una qualche pianta?) e soprattutto fa il suo lavoro e ha salvato le mie povere manine dalla secchezza invernale.

Dove acquistare: Areaderma è un brand made in Trentino. Hanno un negozietto a Trento città ma i loro prodotti si trovano anche online.

Fascia di prezzo: economica ? (5,90 euro)

Consigliatissimo ⭐⭐⭐

MASCHERE EQUILIBRA

Ho scoperto le maschere di equilibra per caso, qualche anno fa, e continuo a prenderle da allora. Costano poco, idratano molto bene la pelle e contengono dosi generose di prodotto. Perfette da mettere nel beauty case e da portare con sè.

Dove acquistare: online e nei negozi di prodotti per il corpo come Tigotà, Douglas, Ipersoap, etc.

Fascia di prezzo: economica ? (1,50 euro per due dosi)

Consigliato ⭐⭐

SCRUB AL CAFFE’ (FAI DA TE)

Arriviamo ora al pezzo forte: lo scrub fai-da-te al caffé.

Ingredienti: fondi di caffè direttamente dalla moka (per due persone), 1 cucchiaino di zucchero di canna, 2 cucchiaini di olio d’oliva. Mescola mescola…et voilà!

Consiglio per l’uso: applicatelo su tutto il corpo e sul viso mentre siete sotto la doccia. Lo zucchero di canna funge da scrub (ottimo da passare sulle gambe pre-ceretta), l’olio d’oliva idrata al punto giusto, il caffè lascia un’aroma buonissimo! Meglio fare questa procedura sotto la doccia perché “sporca”. Noterete che il caffè andrà un po’ ovunque, spargendosi in giro per il box doccia, ma il getto d’acqua pulirà tutto facilmente.

Dove acquistare: FAI-DA-TE

Fascia di prezzo: super economica ?

Consigliatissimo ⭐⭐⭐

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Un’insegnante di danza muore

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Un’insegnante di danza muore, ogni volta che il suo tocco è ruvido e feroce ogni volta che il bambino ride e lei riprende a gran voce, “silenzio!” un’insegnante di danza muore, ogni volta che il collo del piede non è abbastanza arcuato il fisico sufficientemente 

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Io ho paura – storie di sirene, squali e fontane

Io ho paura – storie di sirene, squali e fontane

Fin da piccoli abbiamo la testa piena di desideri. C’è chi a 7 anni sogna di essere veterinario (pur non sapendo che l’amore per gli animali non basta per svolgere questo lavoro), chi vuole diventare astronauta, chi un ballerino famoso. Io da piccola volevo essere una sirena, è l’unica cosa che ricordo.

E, ironia della sorte, nuotare sott’acqua mi dà una sensazione poco piacevole di claustrofobia ed ho una folle ed inspiegabile paura verso gli squali. So per certo di aver provato a combatterla, più di una volta. Qualche anno fa ho addirittura visitato il museo oceanografico di Monaco (che, per altro, vi consiglio vivamente) e c’era la vasca tattile, dove si potevano toccare i cuccioli di squalo. Alla faccia dei cuccioli, erano lunghi più di 1 metro! Mi sono fatta coraggio e ne ho accarezzato uno scoprendo, con grande meraviglia, che la loro pelle è morbida e molto piacevole al tatto. Non vi fate illusioni, non mi è passata la fobia. Mi sono subito allontanata dalla vasca tattile ed ho proseguito il giro per il museo, standomene bene appicciata a R.

Ricordo che c’era un lungo tunnel, buio, ed una scala che portava al piano inferiore. Con riluttanza abbiamo proseguito e, girandomi, mi sono trovata davanti ad un enorme vasca di squali (niente cuccioli questa volta). Intorno tutto era buio, solo una fioca luce aiutava a capire dove si mettessero i piedi. R. guardava la vasca affascinato, insieme ad una mandria di bambini sorridenti in preda al loro apice di vivacità giornaliera. A me invece è salito un enorme groppo in gola, ho smesso di respirare e poi, inesorabili e prevedibili, sono arrivate le lacrime. Mi sono seduta in un angolo della stanza e, silenziosamente, ho iniziato ad ansimare e a piangere. Ho strattonato R. per un braccio obbligandolo a starmi a fianco. Lui, con ingenuità, mi guardava storto, un misto fra riso ed incomprensione, e cercava di liberarsi di me. Insomma, si vergognava della mia reazione, comprensibilmente.

Cioè, vi prego, figuratevi la scena: io, a 23 anni, con gli occhi lucidi seduta su una panchina a singhiozzare mentre il resto del museo (età media 8 anni), trotterellava allegramente di vasca in vasca. Ci avrebbero perfino nuotato con gli squali, se avessero potuto.

Poco dopo mi sono ripresa, ho asciugato le lacrime, mi sono data una sistemata ed ho ringaziato che fosse tutto buio lì sotto, così nessuno poteva notare la mia faccia piena di chiazze rosse.

Sapete qual è la parte più divertente? Che lo rifarei. Ho avuto paura, mi mancava l’aria e, per un certo momento, sono stata davvero male. Solo al pensiero mi si stringe il petto ed un formicolio attraversa il mio corpo. Eppure ci rientrerei in quel museo, nonostante la paura.

Nella vita ci sono tante cose che fanno paura però vi prego, non lasciate che questa sia d’ostacolo ai vostri desideri.

A Ballet Blog

A 8 anni ho buttato la monetina nella fontana di Trevi ed ho chiesto di diventare una sirena. Io non volevo essere una ballerina o un insegnante di danza. Volevo essere una sirena, pur sapendo che gli squali mi facevano paura e che il mondo, sott’aqua, è per me un po‘ più inquietante. Eppure non ho mai lasciato che queste sensazioni ostacolassero il mio desiderio.

Ora di anni ne ho 27 e non sono diventata una sirena. So che l’acqua mi fa ancora un po‘ paura, alle volte, perchè è un territorio inesplorato; con gli squali, invece, ci vado un po’ più d’accordo. Mi sono informata, ho guardato dei documentari. Sapete, ce ne sono davvero tanti: lo squalo elefante (cetorhinus maximus), che nuota anche nei nostri mari, è bruttino ma innocuo; lo squalo balena (rhincodon typus) è quasi vegan, si nutre solo di plancton; lo squalo bianco (carcharodon carcharias), beh, da quello forse è meglio stare alla larga.

Che dirvi. La fobia per gli squali non mi è passata e temo non mi abbandonerà mai. Però si vocifera che la paura sia un’emozione interessante, di quelle che alla fine ci puoi convivere in armonia. Forse sentirai una stretta al petto, sì, però sulle tue labbra, si formerà un sorriso.

Perciò non vi dirò di non avere paura. Perché sarebbe una sciocchezza. Vi dirò di averne tanta, di assorbirla tutta e poi, di farvi una risata.

Io, sorridente e molto poco a mio agio presso il Museo Oceanografico
Il più grande predatore del mondo e al suo fianco, uno squalo tigre

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Regali danzanti per piccoli e grandi ballerini

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Sarà che l’altro giorno c’è stata la prima nevicata ed ora sento davvero il profumo di Natale, sarà che a me la voglia di incartare (e scartare!) regali non passa mai e così anche per quest’anno – nonostante tutto – sono felicissima che sia arrivato 

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Tales of Beatrix Potter – balletti per bambini

Tales of Beatrix Potter – balletti per bambini

Chi fu Beatrix Potter

Beatrix Potter (1866-1943) fu una scrittrice ed illustratrice inglese, nota in particolare per la sua produzione di racconti per bambini.

Beatrix Potter
Tales of Beatrix Potter a teatro

L’allestimento teatrale di “Tales of Beatrix Potter” prende spunto da 6 racconti della scrittrice inglese, rispettivamente: La storia della signora Trovatutto, La storia di Jemima Anatra de’ Stagni, La storia di Bland Porcellino, La storia del signor Jeremy Pescatore, La storia di due topini cattivi, La storia di Nutkin Scoiattolo. Protagonisti assoluti dei suoi racconti, come avrete intuito, sono gli animali.

La prima di questo spettacolo fu allestita nel 1992 presso la Royal Opera House dall’allora direttore artistico Anthony Dowell, su coreografia di Frederick Ashton. Tales of Beatrix Potter è diventata da allora una celebre produzione inglese che viene regolarmente portata in scena durante le festività natalizie.

Musica

Le composizioni musicali sono state realizzate da John Lanchber. Il coreografo Ashton chiese esplicitamente a Lanchber di assemblare melodie diverse dell’era vittoriana. E così fece. All’interno della composizione è perciò facile notare brani tratti da La fille mal gardee, Giselle, Il lago dei cigni, La bella addormentata.

Un balletto innovativo

Al contrario della tradizione del repertorio classico, Talex of Beatrix Potter inscena solo animali, magnificamente rappresentati dai ballerini di Royal Ballet, i quali sono vestiti a puntino con maschere ed indumenti zoomorfi. Il risultato? Uno spettacolo a regola d’arte, con quel tocco di ironia coreografica tipica di Ashton e le verdeggianti campagne inglesi di sfondo.

La trama

Come anticipato, si tratta di 6 brevi racconti per bambini che è bene conoscere prima di vedere il balletto, altrimenti si richierebbe di non capire la trama! Vediamoli insieme.

La storia della signora Trovatutto
La signora Trovatutto

Una scena di ordinaria quotidianità, in cui la signora Trovatutto (per l’esattaezza, un riccio ben addomestico), pulisce, inamida e stira gli indumenti che le vengono consegnati dagli altri topolini. Il tutto, certo, a passo di danza.

La storia di Jemima Anatra de’ Stagni
L’anatra Jemima e la volpe

L’anatra Jemima, ricoperta di piume e di una cuffietta azzurra, cerca un posto tranquillo dover poter covare in tutta serenità e, pensando di averlo trovato, vi si accovaccia. Peccato quella tana appartenga ad un’astuta volpe che, con l’inganno, la convince a continuare a covare le uova nella sua tana, pregustandosi già un prelibato banchetto. Ad un certo punto, però, si sentono in lontananza i latrati dei cani da caccia, i quali mettono in fuga l’affamata volpe.

La storia di Bland Porcellino
Bland Porcellino e Pig Wig

Bland Porcellino ed il fratello Alexander, a loro malincuore, lasciano la famiglia per recarsi al mercato, dove saranno acquistati da un fattore. Durante il viaggio, Alexander è costretto a tornare a casa poiché ha dimenticato il lasciapassare che gli aveva consegnato la madre. Bland Porcellino proseguirà quindi da solo il suo cammino, fermandosi a dormire in una capanna. Qui ha la fortuna di conoscere una bellissima porcellina nera di nome Pig Wig, con la quale danzerà felice fino ad innamorarsene. Ad un tratto, si accorgono però dell’arrivo di un grosso camion appartenente al macellaio e decidono quindi di fuggire insieme verso la libertà.

La storia del signor Jeremy Pescatore
Jeremy Pescatore

L’elegante ranocchio Jeremy Pescatore, dopo essersi dedicato alle sue solite letture, decide di cimentarsi nella pesca. Dopo aver preparato tutta l’attrezzatura, Jeremy Pescatore butta la lenza: il pesce che ha abboccato è però un’enome trota che, essendo molto forte, combatte con energia fino a far cadere Jeremy Pescatore in aqua mentre lei nuota via felice di tutta fretta.

La storia di due topini cattivi

Due topini si trovano all’interno di una casa delle bambole e, vedendo un banchetto ben imbandito, decidono di avvicinarsi. Scopriranno presto, però che il cibo è fatto di gesso e, adirati dalla loro scoperta, si sfogheranno lanciando stoviglie e pietanze sul pavimento. Fino che non sento avvicinarsi un grande gatto miagolante…

La storia di Nutkin Scoiattolo
Nutkin Scoiattolo e il signor Brown

Il vivace Nutkin Scoiattolo, circondato dai suoi amici, si reca all’isola del Gufo – così chiamata perché vi risiede il vecchio signor Brown – nella speranza di potersi accapparrare un bel po’ di nocciole. Gli scoiattoli amici di Nutkin portano al signor Brown (un enorme gufo) dei bei pesciolini in cambio delle nocciole. Nutkin però non è altrettanto scaltro e, con il suo carattere vivace e caparbio, stuzzica il vecchio gufo senza paura. Il vecchio signor Brown, però, perde la pazienza e afferra Nutkin Scoiattolo con forza. Nutkin si divincola con forza e riesce a fuggire ma perde la sua lunga coda che resta incastrata tra le zampe del signor Brown.

La coda

Come ogni balletto che si rispetti anche Talex of Beatrix Potter si conclude con una vivave coda: un po’ alla volta tutti i personaggi calcano il palco e danzano assieme allegramente.

Una perfetta chiusura ad un piacevolissimo spettacolo!

Royal Opera House – Tales of Beatrix Potter – trailer

Se desideri acquistare il dvd, lo trovi cliccando qui.

All’interno della saga “balletti per bambini” trovi anche Pierino ed il lupo, sempre inscenato presso la favolosa Royal Opera House.

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Rallentiamo il ritmo – meditazione e respirazione

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“Ora, rallentiamo il ritmo” E’ ciò mi sono sentita dire anni un paio di settimane fa, mentre partecipavo al corso di formazione Power Pilates per diventare (forse, un giorno!) una brava insegnante di pilates. Erano le 8 di mattina di un’uggiosa domenica autunnale. Quelle giornate 

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